famiglia e malato psichico, PSICHIATRIA, SOLITUDINE
Abolire i manicomi non è stata una soluzione
“I manicomi sono stati inventati a fine Settecento, è indubbio che fossero da migliorare, da aggiornare e da riformare ma io non sono per niente convinto, al contrario della stragrande maggioranza degli psichiatri italiani, che abolirli sia stata la soluzione migliore del mondo. Anche perché siamo l’unico Paese in Europa che ha abolito i manicomi”.
A parlare è il dottor Gianluca Camozzi, dirigente medico dell’Istituto Corberi di Limbiate, Centro di studi e ospedale riabilitativo per patologie neuropsichiatriche e ritardo mentale grave, una delle pochissime strutture in Italia di questo genere.

L’ESPERTO: LO PSICHIATRA GIANLUCA CAMOZZI “Le famiglie vivono un dramma”
“Occorre ragionare su un doppio livello: ci sono casi recuperabili per cui è giusto provare strade alternative e ci sono casi gravissimi e irreversibili per cui dei centri di cura , cioè un modo nuovo di pensare ai vecchi manicomi, credo sia ancora una soluzione valida. Il vero dramma è quando la scienza deve scontrarsi con l’ideologia. Non si possono affrontare questioni mediche e scientifiche partendo da preconcetti ideologici. Pochi sanno che la legge 180 attende ancora oggi , dopo 27 anni, un regolamento attuativo: c’è un vuoto da colmare. Oggi le famiglie dei malati psichici vivono un dramma , aggravato dalle difficoltà che hanno nell’esporsi e nel condividere la loro situazione”.

